venerdì 22 novembre 2019

Incontro con Donald A.Norman


Ho avuto il grande piacere di incontrare il Professor Donald Norman a Modena, in occasione di un worhshop sulla Interazione Uomo-Macchina presso il Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari" della Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE). Il worshop che si è svolto nella sala eventi Tecnopolo è stata l'occasione per UNIMORE per introdurre le attività del laboratorio di interazione U/M  della Università e la collaborazione con imprese private in  programmi di ricerca avanzati.


Per un ergonomo cognitivo con il pallino della usabilità la presenza e l'incontro con Donald Norman è stata una esperienza davvero emozionante.
Il professor Norman ha preso la parola dopo una serie di interventi di altri relatori sulle tematiche della interazione uomo/macchina nella Industria 4.0



Donald Norman ha subito attirato l'attenzione dei presenti con un 'coup de theatre' facendo deliberatamente cadere taccuino e giornale per testare la reazione degli ascoltatori, e per parlare di alcune caratteristiche peculiari dell'uomo, come empatia e curiosità. Con garbo, ironia e arguzia il Professore ha saputo introdurre i temi a lui più cari, partendo dalla semplicità come chiave di una interazione "usabile".

Senza usare presentazioni multimediali, slide o altri supporti convenzionali ha parlato in profondità del tema della interazione tra due entità così lontane nella loro essenza, l'uomo con le sue ineguagliabili caratteristiche (come la curiosità e la adattabilità) e la macchina, rigida e spesso mal progettata. Anche nella interazione con oggetti semplici come un termostato dotato di scala di temperatura ci possono essere problemi nel modello concettuale che l'utente ha del suo funzionamento ("se fa molto freddo metto la manopola sul massimo nella convinzione che la stanza si scaldi più in fretta").

"In casa mia il robot più sofisticato è la lavastoviglie" ha risposto Norman ad chi gli chiedeva un parere sulla forma antropomorfa degli automi.
 
 Nel suo bellissimo saggio "The Psychology of Everyday Things" Donald Norman ha trattato con grande chiarezza i problemi generati dagli oggetti tecnologici "mal progettati". L'immagine di copertina mostra una caffettiera con il becco dalla stessa parte del manico, che sembra fatta apposta per fare del male a chi la usa. Il suo libro più celebre è stato infatti tradotto in Italia con il titolo "La caffettiera del masochista". Curiosamente, il tema dei guai causati da oggetti tecnologici inutilmernte complicati e mal progettati era in qualche modo presente in un fumetto apparso in Italia sulla rivista per ragazzi "Topolino" con il titolo "Paperino e il bricco briccone" in cui il personaggio Disney è alle prese con una...caffettiera"! (come ho descritto in un post di questo blog)


Il libro di Norman è ancora un ineguagliabile e insostituibile fonte di consapevolezza e di ispirazione per chiunque si interessi di usabilità e di interazione tra uomo e tecnologia.

Grazie Professor Norman!




Erberto Sandon, Usability & UX engineer, Eur. Erg.


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