La facilità di comprensione del linguaggio scritto e parlato dipende in modo sostanziale dalla semplicità e dalla chiarezza del messaggio.
Il linguaggio della burocrazia e della pubblica amministrazione è invece spesso un capolavoro di complessità barocca e termini astrusi, di inutili contorsioni sintattiche.
Ci sono state diverse iniziative assunte a vari livelli per cercare di semplificare il linguaggio amministrativo e bisogna riconoscere che qualcosa è stato fatto, ma dispiace constatare che a tutt'oggi troppi messaggi non rispettano i principi alla base di una buona (nel senso di chiara e comprensibile) comunicazione.
Purtroppo si assiste ancora troppo spesso al perdurare di vezzi derivati dal burocratese e dal politichese, che rifuggono la semplicità....cosi' gli Ospedali diventano Presidi Ospedalieri e poi Aziende Ospedaliere, non si timbrano i biglietti ma si obliterano i titoli di viaggio, per pagare una multa occorre procedere alla oblazione di una sanzione pecuniaria......
Ed ancora, a dispetto delle raccomandazioni (vedi "Legge Stanca") in tema di fruibilità, accessibilità e usabilità delle informazioni in Rete, troppi siti Internet istituzionali e pubblici sono realizzati senza adeguata attenzione alle regole di usabilità e semplicità d'uso.
La comunicazione "ergonomica" è semplice e chiara.
La comunicazione "ergonomica" è semplice e chiara.
Vi proponiamo una breve parodia sul tema della semplificazione del linguaggio, la gergalità tecnicistica e la difficoltà dei tecnici e dei burocrati a spiegare le cose in modo semplice (cioè ergonomico).
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In effetti in Italia la sopravvivenza del "burocratese" ed il vezzo di utilizzare bizantinismi allontana le Pubbliche Amministrazioni dai cittadini e contribuisce a sostenere la sensazione di inefficenza e di lentezza.
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