martedì 15 ottobre 2013

INVECCHIAMENTO, TECNOLOGIA ED ERGONOMIA COGNITIVA

Il progressivo invecchiamento della popolazione, e la parallela crescente complessità della tecnologia mette a rischio il benessere di una porzione sempre più grande di persone.

Il drastico deperimento delle capacità cognitive nelle persone anziane allontana queste ultime dalla possibilità di godere in modo autonomo i benefici dei dispositivi tecnologici sempre più diffusi.

Solo recentemente sono apparsi sul mercato telefoni cellulari pensati espressamente per le persone anziane, ma con funzioni estremamente limitate rispetto alle possibilità del dispositivo e della tecnologia.

Occorrerebbe investire di più nella ricerca di interfacce più semplici ed intuitive per consentire anche agli anziani l'accesso autonomo alle risorse tecnologiche, quali smartphone, televisori, riproduttori di musica.

Quale anziano ultraottantenne è in grado per esempio di utilizzare un player MP3? Come può fare allora ad esempio per ascoltare della musica di sua scelta in modo autonomo, ora che non sono più disponibili i vecchi supporti (dischi in vinile)? Oppure accedere a servizi di assistenza attraverso internet o risponditori automatici?


A livello europeo il tema “ICT for Ageing” viene considerato con sempre maggiore sensibilità.
Esistono al riguardo programmi di finanziamento e iniziative specifiche, quali l'Active and Assisted Living (AAL).

La possibilità per le persone anziane di godere con soddisfazione ed in perfetta autonomia dei benefici della tecnologia passa necessariamente attraverso l'implementazione di tecniche e metodologie attinenti l'ergonomia cognitiva: meccanismi di interazione uomo-macchina davvero a misura d'uomo...anziano!

Anche nel mondo del lavoro si rende necessaria una maggiore attenzione nei confronti degli occupati over50 alle prese con tecnologie sempre più complesse soprattutto a livello di interazione cognitiva.

Erberto Sandon, usability engineer.  Studiosandon

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